BONUS FISCALI, LE NOVITÀ PER IL 2025

ARRIVANO ALCUNE MODIFICHE. ATTENZIONE AI MULTI-INTERVENTI SUL SINGOLO IMMOBILE.

Come ogni anno, anche per quello in corso si è dovuta attendere la pubblicazione della legge di bilancio (Legge del 30.12.2024 n. 207) per avere notizie concrete relativamente al destino dei bonus fiscali, ovvero le agevolazioni introdotte ormai da oltre dieci anni, che quest’anno hanno subito delle modifiche rilevanti, come era stato tra l’altro preannunciato dall’attuale governo.

Ai fini delle modifiche apportate dalla legge di bilancio, occorre precisare che esse riguarderanno le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025. Non vengono eliminate del tutto le detrazioni fiscali, ma avranno delle limitazioni sia in termini di aliquota che in termini di plafond utilizzabile. Paradossalmente, si andrà a penalizzare quel target di contribuenti che, a causa del loro reddito alto, si vedranno abbassata la quota di spesa da poter detrarre. Nello specifico, la soglia da dover tenere in considerazione è quella dei 75.000 € di reddito annuale lordo, parametro che, in caso di dubbi, occorre quindi verificare con il proprio fiscalista al fine di stabilire preliminarmente la capacità effettiva di detraibilità in caso di interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica o risanamento sismico.

Si intensifica quindi la difficoltà iniziale nel comprendere quanto è il limite massimo di spesa detraibile, ma attenzione, tale concetto non è assolutamente da considerarsi proibitivo per gli interventi di piccola entità, quali:

  • Sostituzione o nuova installazione di climatizzatori;
  • Installazione di tende e schermature solari;
  • Sostituzione degli infissi e dei portoni di ingresso;
  • Installazione di impianti solari, sia termici che fotovoltaici.

Il calcolo preciso della detraibilità massima, solo in caso di reddito alto, sarà invece da eseguirsi preliminarmente per lavori di medio-grande entità, come le ristrutturazioni e riqualificazioni di intere abitazioni con multi-interventi. Per queste casistiche, al fine di rendere tale fase più snella, saremo a disposizione per fornire un supporto, fermo restando che è già possibile avere un’idea delle limitazioni introdotte sulle spese, in base alle indicazioni della tabella sottostante.

Nella peggiore dell’ipotesi, ad esempio, un contribuente con reddito superiore a 100.000 € e nessun figlio a carico, nell’eseguire una ristrutturazione edilizia presso la propria prima casa, avrà questo limite di detrazione: Tetto di spesa pari a € 40.000,00 (tetto di spesa € 4.000,00 annui) e detrazione del 50% pari a € 20.000,00 (detrazione € 2.000,00 annui).

Nel caso il contribuente avesse avuto un reddito inferiore ai 75.000,00 €, non vi sarebbe stata alcuna limitazione ed egli avrebbe potuto eseguire i lavori sfruttando il canonico plafond massimo, ormai conosciuto, dei 96.000,00 € di spesa per 48.000,00 € di detrazione in 10 anni.

Da questa casistica è possibile già avere la contezza del funzionamento del meccanismo che quindi, penalizzerà i lavori più importanti mentre lascerà più o meno la situazione intatta per i piccoli interventi.

Superato lo scoglio del reddito e delle spese massime, l’altro filtro determinante è quello dell’abitazione principale, che consente di accedere all’aliquota massima del 50%, resa uniforme sia per il bonus casa che per l’ecobonus, con eliminazione quindi dell’ex aliquota del 65%. Ricordiamo che la detrazione è sempre in 10 anni, in rate di pari importo da scalare al momento della dichiarazione dei redditi. Le seconde case e gli immobili diversi dalla prima abitazione subiranno la restrizione dell’aliquota al 36%.

Dal punto di vista pratico, infine, la principale novità riguarda l’esclusione delle caldaie a condensazione dagli interventi di ecobonus, mentre potranno essere detratte soltanto all’interno di una più ampia ristrutturazione con CILA / SCIA depositate presso il municipio di competenza. L’unica possibilità per quanto riguarda le caldaie a gas è riposta negli impianti ibridi, ovvero quelli in cui la stessa è in abbinamento con una pompa di calore, tecnologia che non può essere “assemblata” in loco dall’installatore ma deve già essere certificata come pezzo unico dal fabbricante del prodotto.

Al fine di fornirvi un riepilogo generale schematico e di rapido apprendimento, abbiamo predisposto per voi un grafico con le varie combinazioni per l’accesso ai bonus fiscali. Successivamente, a seguito della pubblicazione dell’apposita guida operativa dell’Agenzia delle Entrate, ci attiveremo per aggiornarvi su ulteriori dettagli

Vi ricordiamo che siamo operativi per la gestione di tutte le pratiche ENEA obbligatorie per detrarre le spese degli interventi incentivati, e che per tale settore i nostri recapiti di riferimento sono i seguenti:

Portale per caricamento pratiche: www.gestionepratica.it (SEZIONE DETRAZIONE FISCALE)

Indirizzo di posta elettronica: detrazioni@gestionepratica.it

Recapiti telefonici: 366.7153605 / 351.5910336

PRO.GEST.SERVIZI E CONSULENZE Srl

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